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Linda Aquaro – Amare Trame

Tra rigore formale e sensibilità materica, Amare trame è una serie di opere in cui la tensione emotiva si intreccia a fili, incisioni e sagome, dando corpo a un linguaggio visivo stratificato e coinvolgente. Architetto di formazione e artista per indole, il suo lavoro è fortemente radicato nella figurazione e nella ritrattistica, con un’attenzione ossessiva per la geometria e per il suo dialogo con il corpo umano. L’anatomia si confronta con le forme architettoniche, generando una relazione tra struttura e vulnerabilità, interiorità ed esposizione.

Il linoleum – legato al mondo dell’edilizia, ma anche al mondo dell’incisione, altra tecnica usata dall’artista – diventa un materiale in comune tra il mondo tecnico-lavorativo e quello artistico. In questo contesto, si trasforma nella pelle dell’opera: attraversato, segnato, ferito, diventa lo spazio in cui la pittura prende corpo e si offre allo sguardo come immagine, da leggere sia come superficie sia come oggetto.

Le opere in mostra – Nuvola, In balia, L’invalicabile – giocano con l’ossimoro, mettendo in scena tensioni emotive attraverso elementi visivi dissonanti e materiali scelti con precisione concettuale. Fili elettrici spellati, spine, origami (come la gru, simbolo autobiografico ricorrente) introducono codici simbolici che arricchiscono la narrazione visiva. La superficie diventa trama, la forma racchiude e trattiene, mentre il vuoto – lo spazio incavato – acquista peso e significato. La ricerca di Linda Aquaro è fatta di gesti che incidono e suturano, di materia che racconta e si lascia attraversare. Il filo, ricorrente nei suoi lavori, è al tempo stesso segno personale e metafora visiva: un tratto che connette, cuce, trattiene.

Una trama che, pur nel suo sapore amaro, ci invita a leggere con attenzione ciò che spesso resta in ombra. La poetica di Aquaro è intima e viscerale, fatta di stratificazioni, scarti e ritorni. La materia diventa narrazione, il vuoto diventa nodo. Il filo – fragile e resistente – cuce passato e presente, forma e significato.

In balia (2024)
olio su linoleum e legno sagomato, cavo FS17 1,5mmq spellato e origami

Pugliese d’origine, Linda Aquaro vive e lavora a Roma da più di vent’anni. Parallelamente all’attività di architetto, porta avanti una sua personale ricerca artistica, che spazia in diversi ambiti, dai più tradizionali (pittura e incisione), ai più contemporanei (digitale).

La ricerca di Linda Aquaro è fortemente incentrata sull’arte figurativa e sulla ritrattistica. L’ossessione per un certo formalismo geometrico, l’ha portata a esplorare e indagare il rapporto tra le forme anatomiche e quelle geometriche, delineando una dimensione architettonica anche nella figura umana.

Oltre all’analisi delle forme e della composizione, nelle opere di Linda Aquaro c’è un attento studio dei materiali. L’uso trasversale di diverse tecniche e le combinazioni tra queste, infatti, rende estremamente versatile il suo approccio alle varie necessità espressive.

In questo senso, alcuni lavori uniscono la pittura tradizionale con l’incisione: le opere sono infatti realizzate su linoleum da pavimento, che viene inciso e scavato, integrando così l’immagine pittorica alla trama incisa. Questa modalità esecutiva permette di esplorare a più livelli il concetto di interno/esterno. La contemplazione della “distruzione” della pellicola pittorica attraverso l’incisione, l’alterazione della sua interezza, enfatizza ulteriormente questo concetto, in quanto la materia dell’opera viene portata in primo piano tramite lo scavo.

Inoltre, negli ultimi lavori, c’è anche la volontà di superare la bidimensionalità dell’opera pittorica e modificare l’approccio visivo alla stessa. Che siano racchiuse in scatole o sagomate, le figure acquistano una loro tridimensionalità, richiedendo a chi le guarda un’interazione maggiore e più attenta. L’uso poi dei fili (tradizionali o in rame), arricchisce alcuni lavori, mettendo in dialogo alcune parti dell’opera e dando voce ad alcuni significati sottesi alla narrazione.

Le sue opere sono state esposte in diverse realtà espositive, sia in Italia che all’estero e pubblicate in diverse riviste di settore.

Gallerie di riferimento:
Silvia Rossi Art Gallery, Bibbiena
Medina Art Gallery Castelli Romani, Monteporzio
Almareni Art Gallery, Palermo

Nuvola (2024)
olio su linoleum e legno sagomato, cavo FS17 1,5mmq spellato

L’invalicabile (2024)
olio su linoleum e legno sagomato, cavo FS17 1,5mmq spellato e spine