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Pietro De Scisciolo

a cura di Graziella Melania Geraci (Trullo 227)

Le sculture giocano con le forme e con il linguaggio, accattivanti, per la riconoscibilità dell’oggetto quotidiano, e critiche, per il messaggio che sottendono. I cerotti in pietra di Giovinazzo mimano la leggerezza di una seconda pelle salvifica e protettrice, tutela di quella stessa terra da cui hanno origine e che necessita di essere curata. Il pane in pietra con i tasti del computer diventa il tecnologico cibo quotidiano, il nutrimento di cui abbiamo pericolosamente bisogno e che esibisce la propria autoreferenzialità.

Pietro De Scisciolo nasce a Terlizzi il 17 giugno 1967. Scopre e coltiva fin da subito la passione per la scultura frequentando il laboratorio artigiano del padre scalpellino, insieme agli studi d’arte di altri maestri locali. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bari diplomandosi in scultura nel 1990, assecondando la sua inclinazione per il figurativo. Il contatto con la materia e la padronanza della tecnica determinano con convinzione la sua volontà di ritenersi e definirsi scultore piuttosto che artista. Vince numerosi concorsi e bandi per assegnazioni di opere d’arte ufficiali, sia religiose che istituzionali, e i suoi lavori sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private.

La sua ricerca estetica è un dicotomico equilibrio tra il ludico e il poetico, prediligendo una lavorazione e un uso dei materiali che si pongono in continuità con la tradizione. Un connubio di linguaggi con cui propone opere accattivanti per la loro efficacia e resa realistica, ironiche e provocatorie al tempo stesso.

La tridimensionalità si traduce in interventi site specific di carattere installativo, e nei monumenti commissionati per piazze ed edifici pubblici, andando anche oltre i confini regionali.

Ne consegue una fluida e autentica coniugazione delle strutture con l’ambiente naturale dei vari contesti territoriali, storici e sociali.

È il caso della partecipazione all’Apulia Land Art Festival nel 2018 e del MACboat 2020 a Bisceglie. Dal 2012 è presente in molti Simposi Internazionali di Scultura.

Lavora presso il suo studio-laboratorio di Terlizzi e dal 2010 ad oggi è stato docente presso le Accademie di Belle Arti di Bari, Lecce, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria e attualmente ricopre il ruolo di docente di Plastica Ornamentale presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia.